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Andy Brazil è un giovane cronista. Virginia West è una energica poliziotta quarantenne. Nella piccola città di Charlotte i rapporti tra i ci...



Andy Brazil è un giovane cronista. Virginia West è una energica poliziotta quarantenne. Nella piccola città di Charlotte i rapporti tra i cittadini e la forza pubblica non sono dei migliori. 

Perché allora non affiancare il giovane cronista alla risoluta Virginia? I due si trovano ad affrontare insieme, con un rapporto che all'inizio non è dei più tranquilli, un serial killer che pittura con lo spray le sue vittime. 

Sotto indagine non solo il crimine, ma le miserie della natura umana nella lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Perché l'odio è stato la tragica forza motrice del secolo passato e rischia di esserlo anche di quello presente? Perché in Italia, a ses...


Perché l'odio è stato la tragica forza motrice del secolo passato e rischia di esserlo anche di quello presente? Perché in Italia, a sessant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli opposti schieramenti politici non sono ancora arrivati alla piena legittimazione reciproca, come dovrebbe avvenire in una società autenticamente democratica? 

Bruno Vespa spazia dalla storia ai più ampi confini della cronaca e cerca di rispondere a quesiti come questo. 

Naturalmente, non rinuncia al suo ruolo di testimone privilegiato delle più recenti vicende della politica italiana e, con il piglio del cronista, racconta in presa diretta lo scontro Prodi-Berlusconi. )

 Michael Connelly (Filadelfia, 21 luglio 1956[) è uno scrittore e giornalista statunitense, autore di thriller. I suoi libri sono stati trad...

 Michael Connelly (Filadelfia, 21 luglio 1956[) è uno scrittore e giornalista statunitense, autore di thriller. I suoi libri sono stati tradotti in 40 lingue diverse ed è stato presidente del Mystery Writers of America dal 2003 al 2004. 


L'opera dello scrittore è stata molto influenzata dalla figura letteraria del detective Philip Marlowe: trasferitosi a Los Angeles Connelly riesce a prendere in affitto l'appartamento in cui Raymond Chandler e successivamente Robert Altman avevano ambientato l'azione del detective tra gli anni '40 e '50. Dal 1992 Connelly si interessa sempre più di fatti di cronaca e, sfruttando la sua esperienza giornalistica, studia da vicino il lavoro della polizia e lo svilupparsi delle indagini che seguono i delitti. La maggior parte dei suoi libri riguarda le indagini di Hieronymus "Harry" Bosch, un detective del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, il cui nome è lo stesso del famoso pittore olandese, da cui la madre del detective era affascinata. Anche a detta dello stesso Connelly, Bosch condivide con l'autore diversi tratti del proprio carattere. Nel succedersi dei numerosi romanzi il detective Bosch deve spesso combattere anche contro l'ostilità presente all'interno del suo stesso Dipartimento: una volta andato in pensione, lavorerà su diversi casi come detective privato per poi tornare in Dipartimento per risolvere i cosiddetti cold case ("casi irrisolti" in italiano).

Al di là degli stereotipi narrativi del genere hard boiled, Connelly, i cui libri in Italia sono editi da Piemme, è particolarmente attento a far emergere l'evoluzione psicologica del suo protagonista. Quasi tutti i libri di Connelly sono ambientati a Los Angeles. Dal libro Debito di sangue è stato tratto l'omonimo film diretto da Clint Eastwood. Con molta ironia lo scrittore nel successivo romanzo Il poeta è tornato ha fatto commentare causticamente il film ai suoi stessi personaggi in un piacevole intreccio tra realtà e finzione.

Romanzi con Harry Bosch

    La memoria del topo (The Black Echo, 1992), Piemme 2001 ISBN 978-88-384-5168-3
    Ghiaccio nero (The Black Ice, 1993), Piemme 2002 ISBN 978-88-384-7381-4
    La bionda di cemento (The Concrete Blonde, 1994), Piemme 2003 ISBN 978-88-384-8238-0
    L'ombra del coyote (The Last Coyote, 1995), Piemme 2001 ISBN 978-88-384-7068-4
    Musica dura (Trunk Music, 1997), Piemme 2000 ISBN 978-88-384-4927-7
    Il ragno (Angels Flight, 1999), Piemme 1999 ISBN 978-88-384-4460-9
    Il buio oltre la notte (A Darkness More Than Night, 2001) con Terry McCaleb e Jack McEvoy, Piemme 2002 ISBN 978-88-384-8753-8
    La città delle ossa (City of Bones, 2002), Piemme 2003 ISBN 978-88-384-8356-1
    Lame di luce (Lost Light, 2003), Piemme 2004 ISBN 978-88-384-7372-2
    Il poeta è tornato (The Narrows, 2004) - con Rachel Walling e Terry McCaleb, Piemme 2006 ISBN 978-88-384-7373-9
    La ragazza di polvere (The Closers, 2005), Piemme 2007 ISBN 978-88-384-7541-2
    Il cerchio del lupo (Echo Park, 2006) - con Rachel Walling, Piemme 2009 ISBN 978-88-384-7543-6
    La città buia (The Overlook, 2007) - con Rachel Walling[2]. Piemme 2009 ISBN 978-88-384-6877-3
    Il respiro del drago (Nine Dragons, 2009) - con Mickey Haller, Piemme 2012 ISBN 978-88-384-6880-3
    La caduta (The Drop, 2011), Piemme 2014 ISBN 978-88-566-2130-3
    La scatola nera (The Black Box, 2012) - con una piccola apparizione di Rachel Walling, Piemme 2015 ISBN 978-88-566-4030-4
    La strategia di Bosch (The Burning Room, 2014) - con una piccola apparizione di Rachel Walling, Piemme 2016 ISBN 978-88-566-5381-6
    Il passaggio (The Crossing, 2015) - con Mickey Haller, Piemme 2017 ISBN 978-88-566-5643-5
    Il lato oscuro dell'addio (The Wrong Side Of Goodbye, 2016) - con Mickey Haller, Piemme 2018 ISBN 978-88-566-6308-2
    Doppia verità (Two Kinds of Truth, 2017) - con Mickey Haller, Piemme 2019 ISBN 978-88-566-6894-0
    La notte più lunga (Dark Sacred Night, 2018) - con Renée Ballard, Piemme 2019 ISBN 978-88-566-7295-4
    La fiamma nel buio (The Night Fire, 2019) - con Renée Ballard, Piemme 2020 - ISBN 978-88-566-7459-0
    Le ore più buie (The Dark Hours, 2021) con Renée Ballard, Piemme 2022 - ISBN 978-88-566-8384-4

Romanzi con Mickey Haller

    Avvocato di difesa (The Lincoln Lawyer, 2005), 2008 Piemme ISBN 978-88-384-7542-9
    La lista (The Brass Verdict, 2008) - con Harry Bosch e Jack McEvoy, 2010 Piemme ISBN 978-88-384-6878-0
    La svolta (The Reversal, 2010) - con Harry Bosch e una piccola apparizione per Rachel Walling, 2012 Piemme ISBN 978-88-566-2128-0
    Il quinto testimone (The Fifth Witness, 2011) - con una piccola apparizione per Harry Bosch, 2014 Piemme ISBN 978-88-566-2129-7
    Il dio della colpa (The Gods of Guilt, 2013) - con una piccola apparizione per Harry Bosch, 2015 Piemme ISBN 978-88-566-4031-1
    La legge dell'innocenza (The Law of Innocence, 2020) - con Harry Bosch , 2021 Piemme ISBN 978-88-566-8054-6

Romanzi con Renée Ballard


    L'ultimo giro della notte (The Late Show, 2017), Piemme 2018 ISBN 978-88-566-6437-9
    La notte più lunga (Dark Sacred Night, 2018) - con Harry Bosch, Piemme 2019 ISBN 978-88-566-7295-4
    La fiamma nel buio (The Night Fire, 2019) - con Harry Bosch, Piemme 2020 ISBN 978-88-566-7459-0
    Le ore più buie (The Dark Hours, 2021) con Harry Bosch, Piemme 2022 - ISBN 978-88-566-8384-4
    (Desert Star, 2022) con Harry Bosch (uscita USA 8 Novembre 2022)

Romanzi con Jack McEvoy

    Il poeta (The Poet, 1996) - con Rachel Walling, 1999 Piemme ISBN 88-384-8252-7
    L'uomo di paglia (The Scarecrow, 2009) - con Rachel Walling, 2011 Piemme ISBN 978-88-384-6879-7
    La morte è il mio mestiere (Fair Warning, 2020) - con Rachel Walling, 2020 Piemme ISBN 978-88-566-7773-7

Altri romanzi

    Debito di sangue (Blood Work) - con Terry McCaleb, 1998 Piemme ISBN 88-384-8259-4
    Vuoto di luna (Void Moon), 2000 Piemme ISBN 88-384-8319-1
    Utente sconosciuto (Chasing the Dime), 2002 Piemme ISBN 88-384-7371-4

Altri libri

    Cronaca Nera (Crime Beat: A Decade Of Covering Cops And Killers), 2006 Piemme ISBN 88-384-1087-9

Racconti

    2011 – Turno di notte (Suicide Run), contenente 3 racconti: Cielo Azul, Il bluff (One Dollar Jackpot) e Turno di notte (Suicide Run) che hanno come protagonista Harry Bosch
    2011 – Cold Case (Angle of Investigation), contenente 3 racconti: Sax (Christmas Even), La festa del papà (Father's Day) e Cold Case (Angle of Investigation)
    2012 – L'incognita (Mulholland Dive), contenente 3 racconti: Il baro (Cahoots), Fuoricampo (Two-Bagger) e L'incognita (Mulholland Dive)
    2012 – The Safe Man
    2014 – Switchblade
    2014 – FaceOff, antologia di undici racconti
    2014 – Red Eye
    2018 – La seconda vittima (Switchblade: A Harry Bosch Short Story)

  Il narratore parte per andare a conoscere l'uomo che è stato definito "l'amante più famoso e misterioso del secolo", c...

 



Il narratore parte per andare a conoscere l'uomo che è stato definito "l'amante più famoso e misterioso del secolo", colui che ha ispirato il personaggio centrale di "L'amante di Lady Chatterley" dell'inglese D. H. Lawrence: Angelo Ravagli. 

Giovane bersagliere, l'uomo fu però anche il proprietario di Villa Bernarda, a Spotorno, dove Lawrence tramò per gettarlo tra le braccia della moglie, l'inquieta baronessa Frieda. 

Il narratore trascorre venti giorni con Ravagli, ormai avanti negli anni, ne conquista la fiducia, e riesce a farsi raccontare da lui la verità, finora nascosta.

Una signora bellissima e molto ricca viene trovata morta nel suo studio. La scena del crimine è quella di un gioco sadomaso: la donna sospes...

Una signora bellissima e molto ricca viene trovata morta nel suo studio. La scena del crimine è quella di un gioco sadomaso: la donna sospesa al centro della stanza, strangolata, indossa biancheria sexy e una parrucca bionda, ed è legata mani e piedi con un lungo nastro di seta rossa. La notizia arriva in esclusiva al cronista di nera Marco Corvino che, oltre a seguire le indagini ufficiali della polizia, inizia una sua inchiesta parallela sul mondo del sesso estremo. Corvino scopre, a poco a poco, un universo sommerso di pratiche sadomaso e perversioni erotiche portate all’eccesso, di cui ignorava completamente l’esistenza.

Gioco perverso. Le indagini di Marco Corvino - Massimo Lugli - Libro -  Newton Compton Editori - Gli insuperabili | IBS 

La pellicola è la prima parte dell'adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Frank Herbert, primo capitolo del ciclo di...

La pellicola è la prima parte dell'adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Frank Herbert, primo capitolo del ciclo di Dune, già trasposto nel film del 1984 di David Lynch e con le miniserie televisive Dune - Il destino dell'universo (2000) e I figli di Dune (2003).


Il film è composto da un cast corale che include Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem.


Ai premi Oscar 2022 è stato il film più premiato, con sei statuette vinte.


Trama


In un distante futuro dell'umanità esiste un pianeta chiamato Arrakis, detto "Dune". Questo pianeta completamente sabbioso è l'unica fonte della sostanza più preziosa dell'universo, la "spezia": essa è una sostanza psichedelica simile a una polvere luccicante e presente nelle sabbie che coprono il pianeta, che conferisce il dono della premonizione e amplifica le capacità mentali, rendendo possibile l'utilizzo dei macchinari per il viaggio interstellare; è inoltre ritenuta sacra dai nativi di Dune, i Fremen, per via degli effetti visionari che ha sugli umani. Un giorno l'imperatore Shaddam Corrino IV tolga il controllo del pianeta Arrakis alla crudele casata Harkonnen per darlo nelle mani della nobile famiglia Atreides, la cui popolarità continua a crescere nel resto dell'Imperium.
Il figlio del Duca Leto Atreides, il giovane Paul, ha sogni ricorrenti su una ragazza Fremen; tali sogni spesso hanno tratti premonitori, e quando questi figurano la morte del suo maestro di spada Duncan Idaho, Paul tenta inutilmente di avvertirlo prima che questi parta in ricognizione su Arrakis, mentre lo sostituirà Gurney Halleck. La madre di Paul, Lady Jessica, riconosce in quanto strega Bene Gesserit il potenziale dei sogni del figlio che sta addestrando a usare i poteri della voce, e lo comunica a Gaius Helen Mohiam, veridica Bene Gesserit dell'Imperatore; Paul viene così testato dalla veridica, tramite una strana e inquietante prova di resistenza, e dimostra di essere degno di ereditare potere, ma scopre anche che le Bene Gesserit hanno da secoli incrociato linee di sangue per creare il Kwisatz Haderach, un eletto in grado di usare i loro poteri a un livello mai visto e cambiare l'universo. Intanto, pur sapendo che l'offerta di Arrakis fa parte di una complessa trappola creata dall'Imperatore, atta a fare sì che gli Harkonnen li combattano per riaverne il controllo indebolendo il loro potere, il Duca Leto obbedisce per onore e lascia la sua casa sul pianeta Caladan, portando con sé la sua famiglia e il resto dei suoi uomini.
Leto prende il controllo di un'operazione di estrazione della spezia, resa pericolosa dalla presenza di enormi vermi delle sabbie, creature native di Arrakis. Nonostante l'Imperatore abbia eletto la planetologa Liet-Kynes per arbitrare il cambio di gestione su Arrakis, la situazione è stata chiaramente minata dall'inizio dagli stessi Harkonnen ancor prima che lasciassero il pianeta. Alcuni Fremen sul pianeta riconoscono in Paul l'eletto che le Bene Gesserit hanno profetizzato da secoli, mentre il ragazzo continua a sperimentare sogni premonitori sulla ragazza Fremen. Una spia Harkonnen infiltrata tenta perfino di assassinare Paul, al che la veridica Bene Gesserit dell'Imperatore si rivolge direttamente al Barone Vladimir Harkonnen, rivale storico del Duca, ordinandogli di non uccidere il ragazzo né lady Jessica: il Barone le promette di non toccare madre e figlio, ma in realtà manifesta la sua intenzione di ucciderli, ordinando di farli abbandonare nel deserto di Arrakis. Nel frattempo il Duca invia i suoi uomini a prepararsi per la riconquista di Arrakis: se gli Harkonnen uccidevano o maltrattavano i Fremen, Leto intende invece farseli alleati, per sfruttare la loro conoscenza del pianeta e il loro numero contro i loro predecessori e rivali. Durante un incontro con uno dei loro capi, Stilgar, questi riconosce Paul come l'eletto e accetta di non contrastare gli Atreides, a patto che loro non interferiscano con i Fremen.
Durante un'ispezione con l'arbitro Liet-Kynes, Leto porta Gurney e Paul a controllare l'estrazione di spezia, avendo prova tangibile dei sabotaggi Harkonnen, ma l'arbitro del cambio confessa che le è stato chiesto di non fare nessun rapporto, così che nessuna casata sappia che il tutto è una manovra atta a indebolire gli Atreides, che ereditavano troppo potere. Dopo avere visto per la prima volta un verme delle sabbie Paul viene visitato dal dottor Yueh e scopre di essere sensibile agli effetti psichedelici della spezia, che potenziano le sue visioni premonitrici e intensificano i suoi sogni. Gli Harkonnen ottengono segretamente l'aiuto dall'Imperatore stesso, che offre tre battaglioni di Sardaukar, le sue truppe speciali, per combattere contro gli Atreides. In una visione premonitrice Paul scopre che la madre Jessica è incinta, e glielo rivela. Durante la notte, il dottor Yueh, la cui moglie era tenuta in ostaggio dal Barone, disattiva gli scudi e gli allarmi della fortezza Atreides, e in seguito paralizza il Duca Leto confessandogli il tradimento, ma dandogli comunque una capsula di gas letale, nascosta in un dente finto, da sprigionare quando sarà vicino al Barone. Gurney guida un contrattacco ma gli Harkonnen vincono sugli Atreides e riconquistano il pianeta, rapendo lady Jessica e Paul per abbandonarli nel deserto. Il Barone uccide Yueh, ma prima di eliminare Leto questi sprigiona il gas, ferendolo gravemente e uccidendo i servitori intorno a lui. Paul e Jessica si liberano con i poteri Bene Gesserit della voce, costringendo i soldati Harkonnen a lasciarli andare.
Il nipote del Barone, Rabban, riprende il controllo di Arrakis e dà la caccia a Paul e alla madre. Il giovane Atreides ha invece una visione chiara del suo futuro: tutte le casate e i Fremen si uniscono fanaticamente sotto il suo stendardo in una guerra santa in suo nome, idolatrandolo come il messia, l'eletto creato dalle Bene Gesserit. Duncan e Liet-Kynes trovano i due e li portano in un rifugio Fremen nel deserto, dove l'arbitro del cambio decide finalmente di disubbidire all'Imperatore e comunicare al resto delle casate cosa è realmente successo su Arrakis e quali fossero i piani dell'Imperium. I Sardaukar trovano però il nascondiglio e Duncan si sacrifica per permettere a Paul, Jessica e Kynes di fuggire. Durante la fuga Kynes viene uccisa dai soldati imperiali prima che possa cavalcare un verme delle sabbie, ma prima di morire richiama il gigantesco mostro che uccide gli inseguitori, permettendo la fuga di Paul e Jessica. Rabban li ritiene morti e fa rapporto a suo zio, ormai in via di guarigione.
Le visioni di Paul diventano sempre più chiare, e tramite esse riesce a trovare il luogo dove si nascondevano i Fremen. Dopo essere sfuggiti dall'attacco di un verme delle sabbie Paul e Jessica vengono catturati da Stilgar con il suo gruppo; tra di loro vi è la ragazza dei sogni di Paul, Chani, che si presenta a lui. Per essere accettato tra i Fremen Paul vince un duello contro uno di loro e viene preso nel clan. Le previsioni sul futuro cominciano ad allinearsi e la profezia sull'eletto Paul, il Kwisatz Haderach, prende forma. Il suo viaggio ha così inizio.


Personaggi
    Paul Atreides, interpretato da Timothée Chalamet: erede della Casa Atreides.
    Lady Jessica, interpretata da Rebecca Ferguson: Bene Gesserit e concubina del duca, madre di Paul.
    Duca Leto Atreides, interpretato da Oscar Isaac: capo della Casa Atreides e padre di Paul.
    Gurney Halleck, interpretato da Josh Brolin: guerriero e menestrello della Casa Atreides e mentore di Paul.
    Barone Vladimir Harkonnen, interpretato da Stellan Skarsgård: nemico giurato di Leto e capo della Casa Harkonnen.
    Glossu "Bestia" Rabban Harkonnen, interpretato da Dave Bautista: nipote del barone Harkonnen.
    Thufir Hawat, interpretato da Stephen McKinley Henderson: un mentat leale alla Casa Atreides.
    Chani, interpretata da Zendaya: una misteriosa e giovane donna Fremen.
    Piter De Vries, interpretato da David Dastmalchian: un mentat deviato leale alla Casa Harkonnen.
    dott. Wellington Yueh, interpretato da Chang Chen, un medico Suk al servizio della famiglia Atreides.
    dott.ssa Liet-Kynes, interpretata da Sharon Duncan-Brewster: planetologa imperiale di Arrakis e madre di Chani.
    Gaius Helen Mohiam, interpretata da Charlotte Rampling: reverenda madre Bene Gesserit e veridica dell'imperatore.
    Duncan Idaho, interpretato da Jason Momoa: maestro di spada della Casa Atreides e mentore di Paul.
    Stilgar, interpretato da Javier Bardem: capo della tribù dei Fremen del sietch Tabr.ub

 

Corpi mutilati, sezionati, irriconoscibili, vittime di una mano esperta e priva di esitazioni. Un macabro spettacolo di fronte al quale la p...

Corpi mutilati, sezionati, irriconoscibili, vittime di una mano esperta e priva di esitazioni. Un macabro spettacolo di fronte al quale la polizia brancola nel buio. Chi si diverte a uccidere seguendo un rituale tanto preciso e spietato? E qual è l’inspiegabile movente? Le indagini sembrano a una svolta quando si fa strada l’ipotesi di un serial killer, un camionista francese, chiamato il “Macellaio”, ricercato in patria per un omicidio simile. Ma Marco Corvino, che segue per il suo giornale questa pista, comincia a nutrire dei dubbi quando, durante un’autopsia, viene ritrovato in un corpo un frammento d’acciaio a più strati.

Il guardiano : Lugli, Massimo: Amazon.it: Libri 

Una chiesa sconsacrata, un animale sacrificato, un neonato brutalmente martoriato: quanto basta per far aprire un'indagine in cui Marco ...

Una chiesa sconsacrata, un animale sacrificato, un neonato brutalmente martoriato: quanto basta per far aprire un'indagine in cui Marco Corvino si troverà coinvolto. A distanza di venticinque anni dalla cattura di uno spietato assassino, il giornalista sarà di nuovo al centro di una macabra inchiesta: una vicenda di riti satanici che seguirà passo dopo passo per il suo giornale. Dovrà fare i conti, suo malgrado, con un mondo di cui ignorava l'esistenza, popolato da sensitivi, esorcisti, maghi, adepti del Candomblé e della Santería, ma anche con figure pericolose, potenti e prive di scrupoli. Travolto da una relazione passionale e clandestina e perseguitato da eventi inspiegabili, diventerà ben presto preda di un turbamento profondo che assumerà il volto del terrore. Le sue certezze vacilleranno per lasciare spazio a interrogativi senza risposta. Una vicenda inquietante che lo condurrà a una cruda verità: le cose spesso nascondono un volto oscuro e sono ben diverse da come appaiono.

 

Nonostante una prosa scorrevole e veloce infatti, il romanzo di Massimo Lugli risulta a chi lo legge una semplice successione di fatti di cronaca nera, dai delitti in famiglia ai suicidi, totalmente privi di qualsiasi emozione.
Il tema centrale del libro poi, quello che dovrebbe monopolizzare la narrazione delle 280 pagine, viene trattato in modo sommario, quasi dimenticato.
Marco Corvino, il giornalista di “nera” protagonista del romanzo, si ritrova ad inseguire un’inchiesta che dovrebbe portarlo ad indagare nel lato oscuro di una città, tra maghi, stregoni vudù e culti satanici. Dovrebbe. Lo sviluppo della storia invece smentisce il tutto.
Oltre ad una caratterizzazione banale del protagonista che viene presentato al lettore venti anni dopo il suo più grande successo giornalistico( fatti narrati in un altro romanzo di Lugli dal titolo “il carezzevole”) come un uomo che ha fallito su tutti i fronti, dalla sua carriera alla famiglia, il lettore si ritrova a vivere più le sue turbe psicologiche dovute alla relazione clandestina che intrattiene con una donna, di nome Lidia, che non alle vicissitudini della sua inchiesta giornalistica. Gli stessi personaggi che fanno da contorno alla storia, dai colleghi giornalisti a tutti “i rappresentanti” del mondo dell’occulto appaiono come delle comparse anonime che non aiutano affatto lo sviluppo e l’identità del romanzo stesso.
A prova di ciò il libro ha una conclusione che definire deprimente è un eufemismo: brusca, senza alcun colpo di scena( in questo forse rimane coerente con tutto il flusso del romanzo) totalmente anonima.
Il più grosso neo che si può riscontrare nella lettura di questo romanzo è il fatto forse di essere troppo autobiografico: ricordando che M.Lugli è giornalista di “nera” dal 1985 presso il quotidiano “La Repubblica”, sembra quasi che abbia voluto “frullare” in un unico calderone tutte le sue passioni, compresa quella delle arti marziali praticata ovviamente anche dal Corvino con l’unico risultato di rendere totalmente anonimo e banale il protagonista del romanzo.

a vicenda narrata da Massimo Lugli nel primo romanzo con protagonista Marco Corvino, giornalista in prova, si svolge (presumibilmente) a R...

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a vicenda narrata da Massimo Lugli nel primo romanzo con protagonista Marco Corvino, giornalista in prova, si svolge (presumibilmente) a Roma in un’epoca imprecisata a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del secolo scorso: un’epoca senza telefoni cellulari, ma con le immancabili cabine a gettone, senza computer e altre diavolerie elettroniche, senza una polizia scientifica stile C.S.I. e un giornalismo ben lontano da quello cui ci hanno abituato gli scribacchini odierni.

Corvino svolge il suo tirocinio come nerista nella redazione di un giornale di sinistra, e si trova ad avere a che fare con casi (anche umani) tra i più disparati, in un avvicendarsi di situazioni e di esperienze che lo porteranno, infine, a confrontarsi con il Carezzevole, un assassino seriale dai risvolti diabolici. Lugli ne approfitta per raccontare il giornalismo di una volta e, anche se la presentazione dei personaggi dura un centinaio di pagine, riesce a non annoiare il lettore grazie alla convincente rappresentazione di un’epoca e di un mestiere perduti, senza nostalgie e sentimentalismi ma con sobria lucidità.

E ci impartisce anche alcune memorabili lezioni di giornalismo attraverso la vita da nerista di Corvino, dibattuto tra un lavoro per il quale non sempre si sente tagliato e una vicenda sentimentale che sconvolge il suo equilibrio interiore, nonostante il continuo cimento nelle arti marziali. Notevole la rappresentazione dei trucchi più biechi cui ricorrono i cronisti di nera per riuscire a intrufolarsi tra i familiari delle vittime e ottenere uno scoop.

Grazie al realismo e allo stile immediato, spoglio di sfoggi di stile, Lugli riesce ad appassionare il lettore (persino alle arti marziali) dalla prima all’ultima pagina. E Il Carezzevole è un romanzo talmente ben congegnato che neppure i brani di riempitivo mostrano la corda ma, anzi, contribuiscono a creare il tessuto della vicenda integrandosi perfettamente con il resto della trama.
Un’opera imperdibile per gli amanti del genere, apprezzabile anche da chi non ama particolarmente gialli e thriller. Un ottimo esordio narrativo.

Nonostante le nomination e i premi, Nightmare Alley non è riuscito a vincere nessuna statuetta di Oscar. / No obstante las nominaciones y...

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Nonostante le nomination e i premi, Nightmare Alley non è riuscito a vincere nessuna statuetta di Oscar. / No obstante las nominaciones y los premis El Callejón de las Almas Perdidas no pudo adjudicarse ninguna estatuilla del Oscar

Nightmare Alley è un film che quest'anno, in occasione degli Oscar, ha ricevuto 4 nomination per la statuetta d'oro. Tuttavia, non è riuscito a vincere alcun premio.

Diretto da Benicio del Toro e con un cast omogeneo, un cosiddetto "cast d'ensemble", vale a dire un cast in cui agli attori e ai personaggi principali viene assegnata all'incirca la stessa importanza in un film, è un ottimo noir psicologico thriller dell'anno 2021.

Gli attori principali includono Bradley Cooper, Cate Blanchett, David Strathairn, Richard Jenkins, Ron Perlman, Rooney Mara, Toni Collette e Willem Dafoe,

È difficile accettare il motivo per cui non ha ricevuto alcun premio.

Questa è la circostanza che mi ha portato ad inaugurare questa serie di rassegne cinematografiche dedicate a film che hanno riscosso un'ottima accoglienza da parte della critica e del grande pubblico. Eppure, quando è arrivato il momento di raccogliere, di raccogliere qualche statuetta d'oro da Hollywood, sono rimasti a mani vuote.

Non sarà il primo né l'ultimo ad aver dovuto attraversare queste vicissitudini della giuria, che non toglie nulla al merito del prodotto in quanto tale.

Il fatto che sia un remake dell'originale potrebbe aver contribuito a questo. Come è noto, l'Accademia di Hollywood ha (quasi) sempre preferito l'originalità dei prodotti cinematografici presentati, se possibile, senza versioni precedenti.

Poco dopo l'uscita del romanzo originale, la 20th Century Fox ha acquisito i diritti per realizzare un film con Tyrone Power, Joan Blondell, Coleen Gray e Helen Walker, tra gli altri attori. A quel tempo, Power era un po' stanco di essere sempre inquadrato nei ruoli romantici e spavaldi che gli hanno portato la fama, quindi aveva accettato di buon grado la sceneggiatura che gli era stata presentata.

A quei tempi era insolito che una figura di altissimo livello come Power recitasse in un film del cosiddetto "film noir di polizia" e forse per questo, pur non essendo un fallimento, fu tutt'altro che un successo in base al budget utilizzato.

A causa della pandemia di COVID-19, il film ha subito diversi ritardi, sia nelle riprese che nel montaggio fotografico. È stato finalmente rilasciato negli Stati Uniti a metà dicembre 2021.

Fatte queste precisazioni, passiamo alla recensione di Nightmare Alley.

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La trama inizia con una scena particolarmente strana il cui significato scopriremo solo verso la fine del film.

Un uomo brucia la sua casa nel Midwest americano, una fattoria totalmente isolata da ogni popolazione e senza nemmeno un albero intorno, dopo aver scavato una buca nel pavimento di legno e aver seppellito una persona.

Raccoglie le sue cose e parte alla ricerca di nuovi orizzonti. Lungo la strada scopre una roulotte itinerante di un parco divertimenti che lo porta con sé e gli offre un lavoro.

Stanton "Stan" Carlisle inizia a lavorare svolgendo compiti umili e scopre che l'attrazione principale è l'uomo bestia, una persona privata di qualsiasi segno di umanità.

Quando, a causa di maltrattamenti, questo povero personaggio viene lasciato alla fine della sua vita, Stan aiuta Clem, il proprietario, a lasciarlo abbandonato alle porte di una farmacia quando una pioggia torrenziale si abbatte.

Quando Stan chiede a Clem, il proprietario del parco divertimenti, di spiegare come il cosiddetto "uomo bestia" sia stato ridotto in questo stato, Clem le confessa un piccolo segreto.

In realtà sono persone assolutamente abbandonate dalle loro famiglie, dagli amici e dalla società stessa che ogni giorno si intossicano sempre più consumando droghe e alcol. Li prende promettendo loro un lavoro. Ma in realtà continua a drogarli fino a farli diventare "uomini bestia", principale fonte di attrazione nei suoi spettacoli. Gli mostra persino dove viene conservato il liquore usato per drogarli accanto alle bottiglie di metanolo tossico usato in altri spettacoli.

L'idea disgusta Stan che inizia a scoprire in se stesso strani doni paranormali che gli fanno intuire determinati comportamenti in alcune situazioni.

Ad esempio, quando la polizia tenta di fare irruzione nel parco per motivi di trattamento disumano e mancanza di etica, morale e buone maniere.

Riesce a convincere del contrario l'ispettore di polizia ed evitare la chiusura del luna park, guadagnandosi la stima del proprietario.

Contribuisce inoltre a rendere più efficace e realistico lo spettacolo di una donna che "apparentemente" muore folgorata su una sedia.

In realtà, scopre gradualmente che i giochi mentalistici sono una truffa, dal momento che Madame Zeena, l'indovina, usa un sistema di linguaggio codificato per far credere al pubblico di possedere poteri mentali straordinari. È sostenuta dal suo anziano marito Pete, che non può nascondere la sua debolezza per il bere.

Una notte, di nascosto, chiede a Stan di offrirgli da bere alle spalle della moglie. Accidentalmente o meno, l'interpretazione spetta allo spettatore, Stan gli dà da bere una bottiglia di metanolo al posto del normale liquore e il vecchio illusionista muore.

Per evitare sospetti e rappresaglie Stan, che sta diventando sempre più abile nel gioco mentale, insieme alla sua collega Molly lascia il parco per iniziare a lavorare come freelance.

La trama va avanti di due anni e mostra un affermato illusionista Stan con la sua assistente Molly che è riuscita a perfezionare gli insegnamenti di Madame Zeena e lavora per un ricco cittadino d'élite nella città di Buffalo.

La sua fama suscita invidia e sospetto. Una notte una donna (la psicologa Lilith Ritter) cerca di prenderlo in giro chiedendogli di indovinare cosa c'è nella sua borsa.

Stan, che agisce sempre con gli occhi bendati, ha un trucco per le situazioni di emergenza. Consiste nel fingere di stare male, tirare giù la benda, guardarsi intorno e in questo caso la borsa della donna a un paio di metri di distanza), coprirsi di nuovo gli occhi e cercare di indovinare sfruttando i veri doni che possiede.

In questo modo, gli dice che ha una piccola rivoltella nella borsa, tra lo stupore di tutti i presenti, che confermano e applaudono.

Quando lo psicologo gli chiede di spiegare come ha indovinato, perché lei sa che è un falso, Stan spiega la procedura e chiarisce di aver visto un oggetto pesante all'interno della sua borsa che lo faceva piegare da un certo lato.

Poco dopo Stan viene contattato dal giudice Kimball che cerca di contattare il suo unico figlio deceduto tramite sua moglie. Ma prima ha contattato lo psicologo Ritter per scoprire se Stan è un truffatore o se è davvero un medium.

Da quel momento inizia una certa collaborazione tra i due, anche se nessuno dei due si fida dell'altro. La psicologa rivela aspetti della vita del giudice a Stan per affermare la sua fiducia e in cambio lo sottopone a sessioni di terapia in cui sonda i sensi di colpa di Stan. Sulla vita con il padre alcolizzato (in un flashback scopriamo che è lui la persona che Stan ha lasciato morire congelato nella cabina nella cabina, sepolto e poi bruciato).

Insieme a Kimball, iniziano ad arrivare i grandi clienti e con loro i soldi. Stan cerca di catturare un paio di ricchi clienti e poi va a godersi la sua fortuna. Molly gli consiglia di mollare tutto e di ritirarsi per vivere in pace.

Il nuovo ricco cliente che segnerà l'inizio della fine è Ezra Grindle, un altro ricco e potente socialite. Divorato dal senso di colpa per aver causato la morte della sua amante, lo assume per contattarla e chiederle perdono.

Tuttavia, tutto va storto. Molly, che a malincuore lo aveva aiutato in quest'ultima "interpretazione" impersonando Dory, l'amante defunta, non riesce ad evitare il contatto fisico di Grindle con lei (in realtà il "fantasma" doveva apparire da lontano, irraggiungibile per il ricco uomo d'affari che aveva pagato senza limiti per questa sessione).

Con il contatto fisico Grindle realizza l'inganno, si infuria e viene ucciso a colpi di bastone dallo stesso Stan in un atto di follia e violenza per paura di essere scoperto.

Molly, dopo aver scoperto la vera personalità di Stan, fugge per sempre. L'unico rifugio rimasto è lo studio della psicologa, ma scopre di averlo sempre truffato trattenendo i suoi soldi e denunciandolo ai carabinieri che stanno arrivando.

In un ultimo atto di vendetta cerca di uccidere la donna, ma l'arrivo della polizia glielo impedisce. Fugge senza una meta fissa, ferito e ricercato dalle forze dell'ordine in tutto lo stato, scopre che in zona c'è un luna park.

Quando arriva scopre che è lo stesso parco che lo ospitava anni fa, solo che il proprietario è cambiato. Clem si è ritirato e lo ha venduto a un nuovo proprietario che rifiuta le capacità mentali di Stan quando Stan si presenta in cerca di lavoro.

Infatti, gli dice quando Stan si gira per andarsene, c'è un lavoro che continua a destare la curiosità dei telespettatori, è solo temporaneo e non sa se sarebbe di suo gradimento: è l'"uomo bestia" .

Abbandonando ogni traccia di umanità e dignità, ridendo e singhiozzando e conoscendo il futuro che lo attende, Stan accetta l'offerta di lavoro.

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Fonte

Bradley Cooper: Stanton "Stan" Carlisle
Cate Blanchett: Lilith Ritter
Toni Collette: Zeena Krumbein
Willem Dafoe: Clem Hoately
Richard Jenkins: Ezra Grindle
Rooney Mara: Molly
Ron Perlman: Bruno
David Strathairn: Pete Krumbein
Holt McCallany: Anderson

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Fonte

Nominato all'Oscar per il miglior film, la migliore fotografia, i migliori costumi e la migliore scenografia.

Vincitore dei premi del National Board of Review per la Top 10 del miglior film, della San Diego Film Critics Society e del San Francisco Bay Area Film Critics Circle per la migliore scenografia.

Ha ricevuto un totale di 52 nomination ai premi e ha vinto solo tre premi.

Ci sono film che basta guardarli un attimo per vedere in quale momento storico sono ambientati. Il vicolo delle anime perdute è uno di questi. Ottimo montaggio fotografico, inizialmente sospeso causa pandemia COVID-19.

Il finale è un capolavoro che espone il personaggio principale ai suoi incubi principali: l'avidità, l'avarizia, l'egoismo dell'essere umano che lo trasforma in una vera bestia.

Non meno lodevole è il flashback in cui, finalmente, lo spettatore trova un senso all'immagine iniziale del film in cui Stan seppellisce un corpo nella sua casa e gli dà fuoco.

L'immagine del protagonista che si allontana in mezzo alla desolazione di un paesaggio, nel mezzo della depressione americana, è di una solitudine agghiacciante mentre sullo sfondo si vede la cabina in fiamme è antologica.

Forse non è una semplice curiosità che l'autore del romanzo si sia suicidato nella stessa stanza in cui ha scritto il libro con due carte: in una ha spiegato la sua terribile situazione personale ed economica. E dall'altro ha semplicemente detto: "Preferisco morire piuttosto che affrontare la verità".

 

 

fonte: https://hive.blog/hive-121744/@greengalletti/nightmare-alley-aspired-to-much-and-came-up-empty-eng-el-callejon-de-las-almas-perdidas-aspiraba-a-mucho-y-se-quedo-sin-nada-e

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1936: la Germania di Adolf Hitler rialza la testa dopo il trattato di Versailles, avviando un riarmo che preoccupa in molti. In America, l’ex pugile ed ora assassino, Paul Schumann, viene incastrato ed arrestato dall’FBI. La sua “politica di lavoro”, riguardo l’uccidere solo criminali in modo da “porre rimedio agli errori di Dio”, gli fa valere da parte di misteriose eminenze grigie l’offerta di un’alternativa rispetto alla prigione: sfruttare la sua conoscenza del tedesco e le olimpiadi a Berlino per fingersi giornalista, introdursi in Germania ed uccidere un elemento di spicco dell’esercito del Reich. In caso di successo avrà una seconda vita e molto denaro; se per caso fallisse...

Deaver ci permette di sbirciare la Germania nazista prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e assistere allo sbocciare dei primi semi che porteranno all’Olocausto e al conflitto mondiale. Berlino è ridisegnata con una precisione storica notevole, permettendo una più facile comprensione dell’atmosfera di quegli anni. Gli “schieramenti” americani e tedeschi vengono trattati con equità, tanto che in entrambi si possono trovare onore ed orrore. I fan del detective Rhyme non verranno delusi da quella che può sembrare una sua versione tedesca, il detective Willy Khol, forse più umano ma altrettanto geniale ed ovviamente sulle tracce di Paul.

Il protagonista merita una menzione a parte: l’assassino di malvagi è un cliché fin troppo usato nei libri e nel cinema, ma questa volta acquisisce una versione più umana. Non è un eroe, ma nel corso della storia, cerca di compiere qualcosa di eroico.


La fontana della vergine è un film del 1960 diretto da Ingmar Bergman, tratto da una leggenda svedese del XIV secolo.  Nel 1961, il film vi...

La fontana della vergine è un film del 1960 diretto da Ingmar Bergman, tratto da una leggenda svedese del XIV secolo.

 Nel 1961, il film vinse l'Oscar al miglior film straniero e il Golden Globe per il miglior film straniero. 

"La Fontana della Vergine” è fondamentale nella filmografia di Ingmar Bergman, perché è la prima ed unica opera del regista svedese nella quale la tematica religiosa, quasi sempre presente nei suoi film, è sviluppata sino al punto di risolversi in una possibile coincidenza del piano umano e di quello divino.



Trama.

Nella Svezia medievale, il proprietario terriero Töre insiste perché la sua giovane figlia Karin consegni di persona dei ceri alla Madonna in un giorno di festa, in accordo alla tradizione che vuole che a farlo sia una ragazza vergine. La giovane è accompagnata da Ingeri, serva disonorata e pagana. Durante il viaggio però, dei briganti violentano e uccidono la giovane Karin, senza che Ingeri possa aiutarla, ma senza nemmeno che tenti di farlo, bloccata dall'invidia provata per la ragazza. Nella fuga, gli assassini cercano riparo per la notte proprio dal padre di Karin, a loro insaputa.

Dopo essersi rifocillati, essi commettono un inconsapevole e fatale errore: quello di offrire in vendita alla madre della ragazza la veste della figlia uccisa, veste che la donna prende dalle mani di uno dei briganti dicendo però che sull'acquisto solo il padrone di casa può decidere. Ai genitori non occorre molto per intuire quale sorte sia toccata alla loro Karin, specie dopo il racconto di Ingeri, che nel frattempo è tornata alla casa del padrone, benché inizialmente si sia nascosta in preda ai rimorsi.

Töre metterà in pratica la sua vendetta uccidendo i briganti, tra i quali purtroppo anche un bambino innocente. Più tardi, Ingeri accompagna la famiglia nel luogo in cui si trova il cadavere di Karin e, mentre cercano di spostarlo per dare sepoltura alla sfortunata ragazza, dal punto in cui era poggiata la testa prende a sgorgare una sorgente d'acqua. 


Il film uscì nei circuiti cinematografici della Svezia l'8 febbraio 1960 e vinse l'Oscar al miglior film straniero l'anno successivo; fu inoltre candidato allo stesso premio per i costumi. Vinse anche il Golden Globe, sempre per il miglior film straniero, e la "menzione speciale" del Festival di Cannes in Francia, mentre in Giappone si aggiudicò il Kinema Junpo Awards per il miglior film e il miglior regista stranieri.

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